C’è tempo fino al 31 dicembre 2015 per usufruire delle maxi detrazioni del 50% e del 65% previste dal Bonus Casa, dunque per chi volesse ristrutturare casa, riqualificare spazi e ottimizzare i consumi energetici è questo il momento migliore.
L’occasione è da non perdere, in quanto gli incentivi non sono stati ancora confermati per il prossimo anno, per cui si rischia di perdere un grosso vantaggio in termini di riduzione dei costi impiegati per l’acquisto di impianti per l’efficienza energetica e la sicurezza o per la ristrutturazione di locali.
Proprietari privati ed amministratori di condominio sono i primi a dover essere informati sugli incentivi forniti dal Bonus Casa, così da non lasciarsi sfuggire l’occasione più vantaggiosa per adeguare gli immobili alle direttive in vigore in materia di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
L’ottimizzazione dei consumi energetici va in primo luogo verso gli obiettivi di Europa 2020 di ridurre l’impatto dei gas serra e di diminuire le emissioni di anidride carbonica, ma ciò significa anche avere un forte calo dei consumi che incidono sui costi delle bollette di gas e luce.
Acquistare elettrodomestici in classe A, installare sistemi di riscaldamento e climatizzazione che utilizzano fonti rinnovabili, adottare sistemi di illuminazione e di ventilazione naturale negli edifici significa infatti risparmiare energia, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sia dal punto di vista del proprio portafoglio.
Per incentivare tale risparmio sono stati creati tali incentivi, che prevedono la detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia e del 65% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Dall’iniziale scadenza del termine (31 dicembre 2014) la legge di Stabilità ha prorogato il Bonus Casa fino all’ultimo giorno del 2015 non abbassando il tasso degli incentivi; per il 2016 non sono ancora state formulate sentenze in merito.
Dal 2014 ad oggi, il Bonus Casa ha contributo ad incentivare i consumi, dando il via ad un’impennata al commercio dei prodotti per la casa (arredamento, elettrodomestici, sistemi di sicurezza e videosorveglianza, domotica ed automazioni) ed allentando la morsa della crisi per le imprese edili ed i professionisti del settore; si conta infatti che il Bonus abbia prodotto una spesa pari a 1,9 miliardi di euro ed abbia permesso di salvare oltre 10 mila posti di lavoro.
Inoltre, il Bonus ha contribuito a far in modo che i contribuenti e le imprese dichiarassero il totale della spesa sostenuta, evitando il margine di nero che se per il privato rappresenta un escamotage per pagare qualche euro di meno, per il pubblico è un grave danno e una grave perdita.
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