Nonostante abbiano lo stesso significato, gli imballaggi ed il packaging hanno assunto negli ultimi anni due funzioni diverse. Ma in cosa si differenziano i due termini soprattutto in maniera pratica?
Gli Imballaggi
L’imballaggio in Italia ha la funzione di proteggere la merce, sia che si tratti di una materia prima e sia che si tratti di un prodotto finale.
Può essere realizzato con qualsiasi materiale come ad esempio carta, plastica, alluminio o polistirolo ma la cosa fondamentale sarà la sua funzionalità: dovrà infatti permettere una buona protezione e manipolazione del prodotto, dalla creazione e fino all’arrivo al consumatore finale che riceverà il pacco a casa.
Classificazione Imballaggi
Per gli imballaggi vi è una classificazione legalmente regolamentata in Italia e si divide in imballaggio primario, imballaggio secondario ed imballaggi terziario.
L’imballaggio primario costituirà l’unità di vendita e sarà quello che ricoprirà per primo il prodotto finale, ad esempio prendendo in esame una bottiglia d’acqua, la bottiglia in plastica o in vetro costituirà l’imballaggio primario.
Questi imballaggi sono forniti di un codice di marcatura che riporterà in maniera chiara la scadenza dove prevista per legge, la tracciabilità ed il codice a barre. Si tratta di un elemento fondamentale sia per l’intera catena di distribuzione ma soprattutto in caso di richiamo del lotto per qualsiasi problema.
L’imballaggio secondario invece è comunemente chiamato imballaggio di vendita e servirà per catturare l’attenzione del consumatore finale, ma anche per facilitarne il trasporto. Pensiamo ad esempio ad uno scatolo di medicinali: lo scatolo costituirà l’imballaggio secondario ed avrà lo scopo di raggruppare due o più unità di vendita indipendentemente da come verrà venduto al consumatore finale. Anche questo sarà fornito di marcatura nel caso in cui non sia presente nell’imballaggio primario.
L’imballaggio terziario infine ha lo scopo di facilitare la manipolazione ed il trasporto della merce. Per fare un esempio più semplice basterà pensare che l’imballaggio terziario in questo caso sia uno scatolo contenente 10 confezioni di pasta destinate ad un supermercato. Grazie all’imballaggio terziario sarà più semplice per il trasportatore riuscire a scaricare una maggiore quantità di merce in un tempo minore.
Sebbene la produzione degli imballaggi può sembrare alquanto complessa e articolata, per fortuna esistono degli appositi software per aziende di imballi che consentono a chi opera in tale settore di gestire il tutto in maniera semplificata. Questi applicativi prendono il nome di software per imballi o gestionali per imballaggi.
Packaging
Il packaging che un tempo avremmo sistematicamente collocato tra gli imballaggi secondari, svolge invece al giorno d’oggi una funzione prettamente estetica e comunicativa.
Ha infatti il compito di catturare l’attenzione del consumatore finale ed in quanto tale dovrà essere curata in tutti i dettagli poiché non si limiterà esclusivamente alla protezione della materia prima ma la presenterà nel migliore dei modi.
Per fare un esempio pratico potremmo pensare ad un packaging per pasticceria: è ovvio che la sua funzione sarà quella di trasportare facilmente i pasticcini ma curandone l’estetica magari aggiungendo un fiocco per la chiusira, andrà a valorizzare il prodotto finale ed il consumatore sarà più propenso all’acquisto.
Sono molte le aziende che puntando sul ruolo del packaging ne permettono anche una personalizzazione in base alle esigenze del cliente dando la possibilità, per esempio, di incidere su di una confezione di legno per bottiglie di vino, l’iniziale o il nome per intero della persona che lo riceverà o una frase che lo rappresenti.
Come abbiamo visto la sostanziale differenza tra l’imballaggio ed il packaging è semplicemente che quest’ultimo ha mutato la sua funzione puntando alla valorizzazione del prodotto finale.
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