Il trattamento a osmosi inversa consente di risparmiare in misura notevole su determinate spese di una certa rilevanza quotidiana. Infatti, l’acquisto dell’acqua in bottiglia comporta esborsi economici non indifferenti e la possibilità di usufruire di un liquido potabile può fare la differenza a tal proposito. Allo stesso tempo, un accorgimento del genere fa in modo che vengano ridotti gli sprechi di materiali poco biodegradabili come la plastica.

Cosa bisogna fare per rendere l’acqua domestica sempre più pulita? L’osmosi inversa contribuisce a facilitare un simile compito e ad assistere i compiti dei vari acquedotti a riguardo. Ecco tutto ciò che bisogna sapere riguardo a un sistema semplice da attuare e, al tempo stesso, all’avanguardia sotto l’aspetto tecnologico. Per saperne di più, è possibile dare un’occhiata al sito Internet www.depuratoriosmotici.it.

Che cos’è il sistema a osmosi inversa

Un trattamento basato sull’osmosi inversa viene caratterizzato dal passaggio di stato delle molecole dell’acqua o di qualsiasi altro solvente. Nel caso specifico, le piccole particelle si muovono da una soluzione a maggior concentrazione verso una a minore, tramite una pressione superiore rispetto a quella osmotica. Il solvente viene separato dal soluto grazie all’aiuto di una membrana semipermeabile, essenziale per rimuovere ogni sostanza in eccesso e generare un liquido totalmente puro.

Le misure dei pori non sono determinanti ai fini del passaggio delle molecole d’acqua. Piuttosto, è la natura chimica della membrana che consente solo a molecole simili all’acqua di effettuare il relativo processo. Allo stesso tempo, le altre sostanze vengono filtrate e cancellate tramite l’osmosi inversa. Ogni impurità generalmente contenuta nell’acqua viene così trattenuta e suddivisa rispetto alla stessa, che si tratti di sali minerali o metalli pesanti.

Un processo essenziale per un’acqua salubre

Per avere un’acqua perfettamente salubre, un impianto a osmosi inversa è essenziale perché la ripulisce in maniera ottimale. Ciò avviene grazie al contributo delle membrane, che vengono catalogate a seconda della capacità di erogazione in GPD (galloni al giorno) e della grandezza espressa in pollici. Entrambi i parametri vengono determinati in base al tipo di sistema che si sta utilizzando.

La membrana viene scelta anche in base a diametro e lunghezza. Al contempo, non può mancare un piccolo bypass nell’impianto per equilibrare al meglio acqua e sali minerali. Se le sostanze nocive eccedono, il sistema a osmosi inversa deve erogare acqua osmotizzata a un ulteriore filtro per tenere i sali minerali sempre al di sotto del livello di guardia. Nel caso specifico, si parla di un parametro che non deve mai oltrepassare i 1500 milligrammi al litro. Inoltre, l’osmosi inversa è determinante anche per evitare che il residuo fisso si riveli eccessivo.

Vantaggi e svantaggi di un sistema a osmosi inversa

Grazie al trattamento a osmosi inversa, l’acqua diventa più pura e pulita, senza più sostanze inquinanti. È proprio questo il suo principale punto di forza, insieme al contenimento del consumo della plastica e all’abbattimento delle spese relative all’acqua in bottiglia. Non richiede una manutenzione troppo onerosa e la membrana interna necessita di una sostituzione solo a cadenza biennale, mentre il filtro va sostituito unicamente quando si esauriscono i litri interni.

Dall’altra parte, bisogna prestare attenzione a non servirsi dell’osmosi inversa quando non è necessario. Il residuo fisso in uscita deve essere settato al meglio e l’impianto va monitorato tramite misuratori dei solidi dissolti. Infine, se si verifica una presenza eccessiva di cloro e calcare, una membrana non garantisce il massimo della resa.

Osmosi inversa, un’autentica rivoluzione

C’è poco da nascondersi: l’osmosi inversa può essere considerata come un’autentica rivoluzione nell’ambito del filtraggio dell’acqua. Per tali ragioni, va utilizzata in maniera adeguata al fine di ottenere i risultati desiderati.