I ricercatori stanno lavorando per rivoluzionare i pasti delle persone anziane con problemi di deglutizione (Disfagia) tramite la stampa 3D de cibi devono assumere.
Le stampanti 3D adeguatamente progettate saranno in grado di creare un alimento facilmente digeribile, che mantiene non solo la forma e il gusto, ma può anche essere arricchito con nutrienti specifici.
Gli studi suggeriscono che più di una persona su cinque oltre i 50 anni hanno problemi di deglutizione del cibo – una problema noto come disfagia. Chi soffre di questo problema ha difficoltà alimentari perché la laringe non si chiude correttamente durante la deglutizione, e questo fa si che il cibo finisca nei polmoni invece che nello stomaco.
A volte, questo può accadere in silenzio, senza alcun fastidio o segno che il cibo sia andato a finire nei polmoni. Questo può portare a gravi complicazioni di salute, come per esempio una tipologia di polmonite o insufficienza renale, che a volte porta alla morte dell’anziano.
Nelle case di cura, si stima che fino al 60% degli anziani soffrono di questa patologia. Le persone sono spesso alimentati tramite purè di ingredienti mescolati insieme. Questa condizione di salute può scatenare uno stato di frustrazione negli inquilini della casa di cura. I pasti sono l’evento sociale più importanti in una casa di cura è il momento quando tutti gli inquilini si incontrano.
Gli scienziati del Biozoon hanno già contribuito a soddisfare chi ha problemi di deglutizione ricostruendo prodotti alimentari in una forma più digeribile. Ad esempio, un filetto di pollo sarà cotto e frullato, il liquido poi viene utilizzato per produrre una porzione gel di pollo che può essere assunto e digerito in modo sicuro.
Tuttavia, al momento questi alimenti sono realizzati a mano da uno chef, tutte queste lavorazioni al cibo impiagano molto tempie quindi non tutti gli anziani posso usufruire di queste accortezze. Per sopperire a questo problema è stato creato il progetto PERFORMANCE grazie al quale è stato sviluppata la tecnologia di stampa 3D alimentare che può garantire pasti appetitosi e sicuri a disposizione di molte più persone.
Grazie a questa macchina i residenti anziani saranno in grado di scegliere tra diversi menu ogni settimana. Si è pensato anche che la nuova tecnologia da la possibilità di personalizzare la dieta per ogni singolo individuo, aggiungendo specifiche vitamine o sostanze nutritive. Se ci sono persone che non vogliono le verdure nella loro dieta, si potrebbe, grazie a questa macchina, fortificare la carne con alcune vitamine. Grazie all’intervento della stampa 3d, anche in questo campo, non ci sono più limiti di creazione di menù e diete personalizzate in base alle esigenze del singolo residente.
La stampante 3D funziona nello stesso modo di un dispositivo a gettito d’inchiostro convenzionale. Le cartucce vengono riempite con il cibo frullato, invece dell’inchiostro.
Due stampanti alimentari sono già ampiamente in uso. Per esempio, essi sono usate per produrre le decorazioni sulle cime delle torte, o diffondere lo strato di pomodoro in modo uniforme su una pizza. Invece di avere cartucce separate per inchiostro nero e per il colore, la stampante avrà cartucce pieni di cibo liquefatto – uno per le verdure, uno di carne e uno di carboidrati.
La stampante creerà il primo strato del cibo, per esempio, la forma bidimensionale di un’ala di pollo. Il risultato della stampa di un alimento è che quando si morde l’alimento stampato è la sensazione di morbidezza dello stesso.