Il consulente aziendale costituisce una figura chiave per l’imprenditoria infatti contribuisce ad aiutare il proprietario di un’azienda a gestire la stessa al meglio con lo scopo di incrementare i suoi profitti.
Questa figura professionale può agire sia individualmente che per conto di una determinata azienda e la sua formazione è specializzata verso l’economia e la giurisprudenza ossia materie che consentono di trovare facilmente ogni strategia utile a massimizzare i guadagni e ridurre le perdite.
Il suo ruolo principale è quello di trovare le soluzioni più adeguate alle esigenze dell’impresa valorizzando il prodotto o l’attività aziendale e diventando quindi un vero e proprio problem solving.
Nell’esercizio di questa attività è importante la conoscenza di almeno una lingua straniera nel caso in cui sia necessario instaurare rapporti con imprese di origini estere.
Un consulente aziendale deve avere anzitutto una grande capacità di ascolto in modo da poter individuare i punti di forza da sfruttare a proprio vantaggio e gli obiettivi da conseguire. L’attività del consulente aziendale comprende funzioni di analisi, monitoraggio e controllo in modo tale da eliminare ogni situazione di criticità aziendale con la gestione dei piani aziendali ed analizzando i costi di bilancio.
Le mansioni più tipiche di questa professione sono il consiglio sugli investimenti, la pianificazione finanziaria, la progettazione economica e finanziaria, l’elaborazione di proposte organizzative ed ancora l’analisi dei dati o di altre informazioni di natura economica.
La retribuzione può variare a seconda della tipologia dei clienti e della mole di lavoro ma può arrivare anche fino ai 2500 euro per gli apprendisti neolaureati.
Attualmente il consulente aziendale opera principalmente nelle imprese di medie dimensioni che necessitano di una figura che pianifichi e gestisca le attività inerenti all’azienda ed è a disposizione di tutte le attività che hanno bisogno di una valida consulenza per competere sul mercato e rapportarsi con la clientela.
Nel complesso la figura del consulente aziendale è importante in quanto consente al titolare dell’impresa di adottare una strategia ben precisa capace di aumentare le prestazioni produttive di un’azienda e di consigliare quali siano gli investimenti migliori da attuare. Come diventare consulente aziendale
Per esercitare la professione del consulente aziendale occorre acquisire una buona preparazione in quanto si ritiene necessario svolgere funzioni di consulenza, relazioni pubbliche e di gestione dell’attività di marketing dell’impresa.
Uno degli elementi rilevanti è quello di conseguire votazioni alte sin dalle scuole superiori e una media elevata in ambito universitario in maniera tale da garantirsi una maggiore considerazione da parte del potenziale datore di lavoro.
La laurea più affine per intraprendere questa carriera è quella in amministrazione aziendale, in ingegneria o in economia. Sono molto utili anche i tirocini effettuati presso le aziende che permettono di acquisire da subito una certa esperienza in questo campo.
Un altro passo necessario da compiere è quello di ottenere determinate certificazioni che consentono di qualificarsi nella consulenza aziendale come nel caso del Certified Management Consultant che viene rilasciata dall’Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management.
Dopo un’esperienza di anni in questo settore si può valutare anche l’apertura di una propria attività lavorando in modo totalmente autonomo.
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